Le storie sociali per l'autismo - L'intervento per i disturbi dello spettro autistico spiegato a mia nonna.

Se hai a che fare con bambini nello spettro dell’autismo sai bene che ha bisogno di aiuto in diverse situazioni...Quando sta imparando una nuova routine, per partecipare ad una conversazione o ancora per giocare con i coetanei.
Oggi presentiamo uno strumento versatile da utilizzare nelle situazioni appena descritte ed in tante altre. Oggi parliamo di storie sociali. Cosa sono? Quando si usano, e soprattutto come si scrivono?

Cosa sono le storie sociali
Le storie sociali sono un strumento ideato da Carol Gray nel 1991 per migliorare le abilità sociali delle persone con disturbi dello spettro autistico.

Le storie sociali offrono un modello alla persona con autismo rispetto all'interazione sociale appropriata. Lo fanno attraverso la descrizione di una situazione, dando modelli di comportamento adeguati, presentando le prospettive degli altri e suggerendo risposte appropriate alle situazioni presentate.

Scrivere una storia sociale



Carol Gray consiglia di utilizzare circa la metà della storia per presentare il comportamento giusto da tenere e lodare il risultato ottenuto.

Quando si usano
Qualunque sia la situazione, una storia sociale può essere utile per informare i bambini su ciò che possono aspettarsi e su cosa ci si aspetti da loro.
Ad esempio possiamo preparare una storia sociale per andare dal parrucchiere o dal dentista, su come scegliere i vestiti in base alle stagioni, o su come giocare a carte con i coetanei.

“Le storie sociali devono descrivere, dare un senso, rassicurare sia socialmente che emotivamente la persona per la quale viene scritta.”


Come si scrive una storia sociale?
Ecco alcuni suggerimenti su come scrivere una storia sociale:
 Scegli l'argomento e prepara la storia. Una storia sociale risponde in modo pertinente ad  alcune domande che descrivono il contesto (dove), che danno informazioni relative al tempo (quando), che descrivono persone rilevanti (chi), che danno spunti importanti (quali), che informano su attività di base come quali comportamenti, o affermazioni (come) e le ragioni o la logica che li motivano (perché).
Le domande di base "wh" (dall'inglese le domande (who,what, when, where, why) ci ricordano di includere le informazioni di base che altrimenti potremmo dare per scontate.

Usa diversi tipi di frasi
Nel libro sulle storie sociali di Carol Gray si legge che le storie sociali di base (adatte ai bambini più piccoli o alle persone con più difficoltà) devono contenere frasi descrittive, frasi soggettive e frasi direttive.
Le frasi che descrittive forniscono al bambino informazioni accurate, come se fossero viste da una telecamera. Le frasi soggettive forniscono informazioni su quello che passa nella testa delle altre persone. Le frasi direttive suggeriscono al bambino quale comportamento è più appropriato in uno specifico contesto.
Nella tua storia dovresti inserire due frasi descrittive e due frasi soggettive per ogni frase direttiva
Le frasi descrittive descrivono quello che succede, dove la situazione si svolge e perché.

Nelle storie avanzate (per bambini più grandi o con meno difficoltà) è descritto meglio il probabile effetto del comportamento del bambino sul comportamento delle altre persone. Troviamo così:

  •  la frase di controllo, delle affermazioni scritte dal bambino per identificare delle strategie da usare per aiutarsi a ricordare l'informazione trasmessa dalla storia.
  • la frase cooperativa che identifica quello che gli altri posso fare per aiutare il bambino.
  • La frase parziale incoraggia il bambino a fare ipotesi sul passaggio successivi di una situazione.
Ecco alcuni esempi:

Frase descrittiva/fattuale: Vado a scuola con lo scuolabus.
Frase prospettica: A volte, quando sono sullo scuolabus, mi arrabbio
Frase cooperativaQuando mi arrabbio, i miei amici possono farmi un po’ di spazio.
Frase affermativa: Quando sono sullo scuolabus devo rimanere calmo.
Frase parziale: Appena arriveremo a scuola potrò scendere dallo scuolabus

Se possibile, coinvolgi i bambini nella creazione della storia sociale. Ciò consente al bambino (o persona adulta) di sentire più sua la storia e può aiutarti a capire le sue effettive difficoltà. Puoi provare ad aiutare il bambino facendogli delle domande sulla situazione descritta.

Aggiungi le immagini
Pensa anche se è possibile aggiungere delle immagini per rendere la storia più avvincente.
Posiziona l'immagine sopra il testo. Assicurati che le immagini siano chiare e siano coerenti con la storia.
Se non puoi inserire foto della situazione reale, usa foto di altri bambini, o immagini prese da internet.

Realizza un libro
Una buona idea è quella di realizzare un libro con tutte le storie del bambino/ragazzo e metterlo in un luogo raggiungibile anche in autonomia. Plastificate le pagine per una maggiore durata.


Lettura della storia
Assicurati di dedicare del tempo per leggere la storia al bambino. Leggi la storia più volte e se possibile chiedi ai bambini di leggerla. Può essere utile leggere la storia prima di avere l'esperienza per cui è stata scritta.

Dopo la storia
Una volta che hai letto la storia diverse volte, prova un gioco di ruolo per approfondire la comprensione del bambino sulle aspettative comportamentali. Rinforza il bambino nelle occasioni in cui mostra il comportamento atteso in seguito all'uso della storia sociale.

Ricorda! Mantieni sempre le storie sociali a portata di mano in modo che i bambini possano rileggerle se necessario!!


Puoi leggere degli esempi di storie sociali tratte dal "Nuovo libro delle storie sociali" da questo link (sito Erickson)



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