Modeling e video modeling - L' ABA spiegata a mia nonna- parte 11

In questo post parliamo di modeling e video-modeling. Il modeling viene tradotto come modellamento e non deve essere confuso con il modellaggio (shaping, ne abbiamo parlato qui).

Molti dei nostri apprendimenti si basano sull’ imitazione. Gran parte di quello che abbiamo imparato nella  nostra vita lo abbiamo appreso osservando le altre persone.
In questi casi le altre persone sono i modelli per i nostri comportamenti. La capacità di imitare è dunque un requisito di grande importanza per gli esseri umani.

Nell’ambito dell’ Analisi Applicata del Comportamento (ABA) la procedura di insegnamento attraverso un comportamento da imitare è definita modeling. Lo abbiamo già visto (qui) quando abbiamo parlato dei prompt dimostrativi.
Le condizioni necessarie in qualsiasi forma di osservazione e imitazione del comportamento sono: attenzione, ritenzione, riproduzione e motivazione. Quindi, vista l'importanza di questa competenza, sarà necessario prima lavorare con il bambino con specifici esercizi per apprendere ad imitare (lo vedremo in altri post).

La tecnica del modellamento (modeling) consiste quindi in un apprendimento attraverso l’osservazione del comportamento di un soggetto che funge da modello.
Nel processo di modeling entrano in gioco quattro fattori:
  • le caratteristiche di chi funge da modello;
  • le caratteristiche del comportamento messo in atto;
  • le caratteristiche di chi osserva il comportamento;
  • le conseguenze prodotte dal comportamento.
In pratica bisogna fornire un comportamento da imitare e se necessario fornire un prompt fisico. Infine rinforzare il comportamento quando viene imitato.

Il video modeling
Da ormai diversi anni la strategia del modeling si è arricchita della tecnologia video la quale consente, di fatto, di poter mettere in atto situazioni di apprendimento per imitazione. Ultimamente le nuove tecnologie hanno reso questa tecnica accessibile a chiunque abbia un pc, tablet o anche uno smartphone.

Il videomodeling consiste nella presentazione di filmati che mostrano la modalità adeguata di comportamento in certi contesti o la corretta esecuzione di azioni in funzione dell’apprendimento di specifiche abilità.
Una situazione tipica di video modeling prevede la visione di una dimostrazione videoregistrata, seguita dall’imitazione dei
comportamenti osservati nel filmato.

Esiste anche la possibilità di fare dei video di auto-modellamento, in questo caso i bambini si osservano mentre eseguono con successo un comportamento sul video e successivamente lo imitano.



Il modellamento video viene utilizzato per insegnare molte abilità, tra cui abilità sociali e comunicative.

Molti studi hanno mostrato l’efficacia del video modeling nei programmi ABA per l'insegnamento di abilità ai bambini con autismo (Nikopoulos & Keenan, 2006).

Charlop-Christy, Le e Freeman (2000) hanno scoperto che il modellamento video ha prodotto acquisizioni più rapide e una migliore generalizzazione rispetto alla modellamento dal vivo.

Il modellamento video è stato usato con successo anche per insegnare l’empatia o i punti di vista altrui.

La capacità di essere in grado di "vedere le cose dal punto di vista di un'altra persona" è definita teoria della mente. Questa capacità è ben sviluppata dall'età di 4 anni nei bambini tipici, ma sembra essere in ritardo o assente del tutto nei bambini con DSA (disturbo dello spettro autistico).

Ma di questo parleremo in un altro articolo.


Riferimenti:

Video Modeling for Individuals with Autism: A Review of Model Types and Effects Kathleen McCoy and Emily HermansenEducation and Treatment of Children Vol. 30, No. 4 (NOVEMBER 2007), pp. 183-213 Published By: West Virginia University Press

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