Raccomandazioni delle linee guida sulla diagnosi e il trattamento del disturbo dello spettro autistico in bambini e adolescenti
I bambini e gli adolescenti con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) hanno bisogno di una presa in carico efficace, flessibile e calibrata sulle loro esigenze nelle diverse fasi di vita.
Con questo obiettivo, il Ministero della Salute ha incaricato l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) di aggiornare le Linee Guida nazionali sulla diagnosi e il trattamento del disturbo dello spettro autistico, garantendo raccomandazioni basate su evidenze solide e buone pratiche condivise tra professionisti e famiglie.La nuova Linea Guida 2025 dedicata a bambini e adolescenti include 27 raccomandazioni e 1 indicazione di buona pratica clinica, elaborate da esperti e familiari di persone autistiche attraverso il metodo GRADE (Grading of Recommendations, Assessment, Development and Evaluation).
Questo metodo valuta non solo la qualità delle prove scientifiche, ma anche fattibilità, sostenibilità ed effetti concreti sulla vita delle persone e delle famiglie.Tra i temi centrali della Linea Guida emergono gli Interventi Naturalistici Evolutivi Comportamentali (in inglese Naturalistic Developmental Behavioral Interventions, NDBI), che integrano la solidità dell’ABA con la dimensione relazionale e motivazionale dello sviluppo naturale del bambino.
La sintesi che segue raccoglie in modo divulgativo e non verboso le principali indicazioni del documento ufficiale, organizzate per aree tematiche.
Diagnosi e valutazione (Raccomandazioni 1–7)
- La diagnosi di autismo deve essere clinica, basata sull’osservazione diretta e sul colloquio con i genitori, integrata ma non sostituita da strumenti standardizzati.
 - Utilizzare strumenti strutturati e validati (come ADI-R e ADOS-2) per aumentare l’affidabilità della valutazione.
 - La diagnosi va formulata da professionisti esperti, formati specificamente sui disturbi del neurosviluppo.
 - La valutazione deve essere multidimensionale: includere comunicazione, cognizione, autonomia, motricità e comportamento adattivo.
 - Gli strumenti diagnostici devono essere scelti in base all’età, al linguaggio e alle capacità cognitive del bambino.
 - È importante valutare anche le comorbilità mediche e psichiatriche per pianificare interventi mirati.
 - La diagnosi va comunicata ai genitori in modo chiaro, rispettoso e comprensibile, accompagnata da indicazioni sui passi successivi.
 
Interventi educativi e comportamentali (Raccomandazioni 8–17)
- L’intervento deve essere personalizzato in base alle caratteristiche individuali e ai contesti di vita.
 - Gli interventi comportamentali basati sui principi ABA sono efficaci se ben strutturati e supervisionati.
 - Gli interventi evolutivi naturalistici comportamentali (NDBI) sono raccomandati per promuovere apprendimento e socialità nei contesti quotidiani.
 - Gli interventi devono includere obiettivi funzionali e misurabili, collegati alla vita reale del bambino.
 - È raccomandato lavorare su più aree di sviluppo insieme (linguaggio, motricità, attenzione congiunta, autonomia).
 - Gli interventi educativi comprensivi (come TEACCH) restano indicati se personalizzati e integrati con altri approcci.
 - Gli interventi cognitivo-comportamentali (CBT) possono aiutare adolescenti con buon livello cognitivo nella gestione dell’ansia e delle emozioni.
 - L’intensità dell’intervento deve essere adeguata ai bisogni, non imposta in modo rigido.
 - È essenziale la supervisione continua da parte di professionisti competenti.
 - Ogni intervento deve prevedere valutazioni periodiche dei progressi e aggiustamenti del programma.
 
Comunicazione e abilità sociali (Raccomandazioni 18–21)
- La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) è indicata per bambini con linguaggio assente o limitato (es. PECS, dispositivi vocali).
 - Gli interventi mirati alla comunicazione sociale e all’interazione devono partire dagli interessi e dalle routine del bambino.
 - I gruppi di abilità sociali sono utili per potenziare competenze relazionali e collaborazione tra pari.
 - Gli interventi centrati sulla Theory of Mind (comprensione degli stati mentali altrui) possono essere proposti in età scolare o adolescenziale, ma sempre integrati in un percorso più ampio.
 
Genitori e caregiver (Raccomandazioni 22–24)
- Gli interventi devono includere programmi informativi e psicoeducativi per le famiglie, basati su evidenze scientifiche aggiornate.
 - I parent training sono raccomandati per insegnare ai genitori strategie educative e comunicative da utilizzare nella quotidianità.
 - È importante offrire ai genitori spazi di sostegno psicologico e confronto, per ridurre stress e migliorare la qualità di vita familiare.
 
Interventi farmacologici (Raccomandazioni 25–27)
- I farmaci antipsicotici D2-bloccanti possono essere usati solo in presenza di irritabilità grave o comportamenti aggressivi, con monitoraggio medico attento.
 - Gli SSRI, SNRI e psicostimolanti vanno prescritti esclusivamente in caso di comorbilità specifiche (ansia, ADHD, depressione).
 - Gli stabilizzanti dell’umore non sono raccomandati per i sintomi principali dell’autismo e devono essere utilizzati solo per altre condizioni cliniche documentate.
 
Buona pratica clinica
Indicazione di buona pratica clinica (GPS):
- Ogni intervento deve essere progettato e attuato da professionisti formati, in collaborazione con la famiglia, e con un monitoraggio regolare dei risultati.
 - La qualità della relazione educativa e terapeutica è parte integrante dell’efficacia dell’intervento.
 
Conclusione – Gli NDBI e il nostro libro
Le nuove Linee Guida ISS 2025 offrono una direzione chiara: diagnosi accurata, interventi su misura, collaborazione con la famiglia e uso prudente dei farmaci.
In questo quadro, gli NDBI – Naturalistic Developmental Behavioral Interventions (Interventi Naturalistici Evolutivi Comportamentali) rappresentano la sintesi più evoluta: un approccio che unisce la struttura dell’ABA alla spontaneità della relazione e del gioco, rendendo l’intervento più naturale, motivante e rispettoso della persona.
È proprio su questi principi che si fonda il nostro libro:
un percorso per tradurre le evidenze scientifiche in esperienze educative reali, radicate nella quotidianità, dove la crescita non è solo apprendimento ma relazione, fiducia e gioia condivisa.
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Fonte: https://sinpia.eu/wp-content/uploads/2023/10/Linea_Guida_ASD_bambini-e-adolescenti.pdf





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