L'estinzione - L'ABA SPIEGATA A MIA NONNA (PARTE 18)

L'estinzione è una delle procedure più note dell'ABA ma crea spesso dei fraintendimenti.  Questo argomento ci offre anche l'occasione di ripassare alcuni concetti che spesso vengono confusi con l'estinzione e di cui abbiamo parlato in altri articoli.  Buona lettura.


Con il termine estinzione si intende la diminuzione della forza della risposta.

L'estinzione avviene con la cessazione del rinforzo. 

L'estinzione quindi non è una punizione. La punizione è un evento. Quando punisci, aggiungi qualcosa (punizione positiva) o togli qualcosa (punizione negativa) per sopprimere un comportamento. (Vedi post su rinforzi e punizioni)

L'estinzione è un "non evento" che non aggiunge o toglie nulla. Semplicemente non si fa nulla.

 Vediamo due esempi.

Marco ride sguaiatamente mentre svolge alcuni esercizi. La maestra ha provato a dirgli di smettere di ridere, come avrebbe fatto per un altro bambino. Purtroppo il rimprovero è stato un rinforzo perché Marco ha ottenuto l’attenzione della maestra. La maestra applica allora l’estinzione e tutte le volte che Marco ride lo ignora, come se non fosse accaduto nulla.

Maria non vuole finire di dipingere il suo disegno e getta per terra il pennello ed il barattolo di colore. La maestra decide di estinguere questo comportamento e senza dire nulla riprende il pennello e la porta a completare il compito. (Questo esempio è anche utile per ricordarci che nella procedura dell'estinzione non si deve ignorare il bambino ma il suo comportamento)


Il termine "estinzione" evoca immagini di dinosauri e dodo scomparsi da tempo, ma chi si occupa di ABA solitamente lo conosce per altri motivi.


L'estinzione è utile per quei comportamenti che hanno come funzione quella di ottenere  attenzione. (Se non conosci le funzioni del comportamento puoi leggere questo post)

Come alcune conseguenze rinforzano i comportamenti, così la mancanza di conseguenze li indebolisce progressivamente. 

Il fenomeno dell’estinzione si può notare sia nel condizionamento rispondente che in quello operante.

Nel condizionamento rispondente se lo stimolo incondizionato viene omesso ripetutamente, allora la risposta condizionata perde di intensità fino a scomparire.

Nel condizionamento operante quando un comportamento non produce più conseguenze che lo rinforzano, la sua comparsa diventa progressivamente meno probabile e meno frequente.

L’estinzione operante è definibile come la diminuzione della frequenza di una risposta quando questa non è più seguita da un rinforzo.


Resistenza all’estinzione

La velocità con cui avviene il decremento del comportamento dipende dalla storia di apprendimento della persona.

Se il comportamento deriva da una storia d’apprendimento in cui è stato usato prevalentemente un rinforzo intermittente (in questo post puoi rivedere alcuni schemi di rinforzo) o un comportamento che è stato rinforzato per tanto tempo vi è alta resistenza all’estinzione. Pensate ad un fumatore che volesse smettere di fumare: ovviamente sarebbe molto più facile se avesse iniziato da un anno piuttosto che da 15 anni.


Extinction burst (Picco dell’estinzione) 

Prima che il comportamento indesiderato inizi a ridursi aumenta nella sua frequenza e intensità cioè, prima di migliorare, le cose peggiorano (aumentano la frequenza del  comportamento e anche le topografie cioè le forme del comportamento: es. se non mi compri il gelato non solo urlo ma sbatto i piedi e do calci). Per scoppio pre-estinzione si intende quindi un incremento della risposta all’inizio del processo di estinzione. 


L'estinzione è efficace solo quando il comportamento non è in alcun modo auto-rinforzante per lo studente. (vedi qui le funzioni del comportamento) 

Quando si ha a che fare con comportamenti intensi o potenzialmente pericolosi è necessario prestare attenzione alla procedura di estinzione che si sceglie. Assicurati di avere un piano per mantenere tutti al sicuro se i comportamenti aumentano a livelli pericolosi.  

L'estinzione potrebbe non essere un intervento pratico in tutte le situazioni. Se, dopo un'attenta considerazione, stabilisci che non puoi rischiare un'esplosione di estinzione, considera l'utilizzo delle procedure di rinforzo differenziale.



ATTENZIONE!

Una volta che avete deciso di estinguere un comportamento dovete essere costanti perché un solo cedimento da parte vostra comprometterebbe l’efficacia della strategia.

Esempio: la mamma decide di estinguere  il comportamento di Francesco che per attirare la sua attenzione accende e spegne la luce. Cosa succederebbe secondo voi se il papà gli prestasse attenzione, dicendo ad esempio “smettila con queste luci!”?


Prima di applicare l'estinzione si dovrebbe:

  • identificare il comportamento e i modelli ad esso correlati (frequenza, durata, intensità, posizione, ecc., incluso quando si verifica e non si verifica);
  • creare un piano di estinzione e condividerlo con tutti gli altri professionisti che lavorano con il bambino per garantire coerenza e supporto; in un ambiente di classe, questo può includere incoraggiare altri studenti a ignorare un comportamento specifico;
  • Creare un piano di sicurezza per l'esplosione dell'estinzione (se il comportamento dovesse peggiorare progressivamente prima di migliorare).


Riferimenti

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1284434/

Manuale ABA-VB. Applied behavior analysis and verbal behavior. Fondamenti, tecniche e programmi di intervento

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